sabato 23 febbraio 2013

Miglio risottato con seppioline e zucchine

"Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri che
appartengono anche a te che da sempre sei per me l’essenziale.
Mentre il mondo cade a pezzi mi allontano dagli eccessi
e dalle cattive abitudini, tornerò all’origine, torno a te che sei per me l’essenziale.
L’amore non segue le logiche ti toglie il respiro e non la sete." ...
(Marco Mengoni - L'essenziale)

Stò ascoltando e riascoltando la canzone vincitrice del Festival di Sanremo di Mengoni.
Non ho seguito molto la kermesse canora salvo ascoltare qua e là qualcosa ...  anche questa canzone mi è capitato di sentirla di sfuggita senza cogliere realmente la bellezza della musica e del testo ...
Mi sono dovuta ricredere con un ascolto più attento ...
In un mondo dove tutto stà crollando c'è la voglia di ritagliarsi degli spazi, di ritornare a qualcosa che ci fa stare bene, alle cose più banali che ci salvano per ripararci da tutto quello che non va bene ... niente dunque di più vero in questo particolare momento che stiamo vivendo.

Rimanendo in tema di "programmi televisivi" non sono per niente soddisfatta invece della finale di Masterchef con la vittoria dell'antipatica avvocato ... come al solito in Italia primeggia la persona furba (e ci potrebbe anche stare) nonchè disonesta (l'avvocato non è mai stata penalizzata per aver versato dell'olio fuori tempo massimo ... chissà perchè ...) ed arrogante ...
Cracco che la bastonava quasi in ogni puntata si è poi notevolmente addolcito dopo averle fatto una lezione personale (e tra di loro poi c'erano occhi a cuoricini a non finire ...) ... mah ... un programma che mi ha davvero deluso, un concentrato di spettacolo con tanto di giudizi coloriti e piatti che spesso e volentieri volavano nel lavandino e di pochi veri insegnamenti ... come si suol dire tanto fumo e niente arrosto ... almeno questo è il mio giudizio personale.

Torniamo a noi e a queste giornate prettamente nevose e fredde che anzichè farci ben sperare nell'arrivo della bella stagione allontanano ogni speranza ... 
Almeno a tavola cerchiamo di stare un pò leggeri ma con gusto.
Ecco dunque del miglio decorticato cotto come un risotto a cui ho aggiunto delle seppioline e delle zucchine aromatizzate con un pizzico di zenzero.
Decorticato vuol dire che è meno raffinato rispetto al perlato e quindi è più ricco di sostanze nutritive.
Il miglio è molto ricco di minerali quali ferro, magnesio, fosforo e silicio; è ricco di proteine e, contenendo acido silicico, ha un'azione stimolante sulla pelle, sui capelli, unghie e smalto dei denti.
Contiene vitamine del gruppo A e b ed è considerato un ottimo ricostituente.
Caspita allora ho mangiato un piatto davvero portentoso!!! ;-)))


Ingredienti per due persone:
100 gr di miglio decorticato
uno scalogno
brodo vegetale q.b.
uno spicchio d'aglio
200 gr di seppioline
mezzo bicchiere di vino bianco
una piccola zucchina
prezzemolo tritato fresco q.b.
un pizzico di zenzero in polvere (o grattuggiato fresco)
olio, sale e pepe q.b.

Tritare lo scalogno finemente e rosolarlo in una padella con un filo di olio.
Aggiungere e tostare il miglio per un minuto; aggiungere del brodo vegetale e proseguire la cottura come per un normale risotto per una ventina di minuti, unendo altro brodo quando quello versato in precedenza è stato assorbito dal cereale.
Nel frattempo in un'altra padela con un goccio di olio rosolare uno spicchio d'aglio, aggiungere le seppioline ben lavate e pulite sotto l'acqua corrente e cuocere per qualche minuto a fiamma viva; sfumare con del vino bianco.
Unire la zucchina tagliata a rondelle e proseguire la cottura insieme alle seppioline aggiungendo un goccio di acqua al bisogno.
Salare, pepare ed aggiungere un pizzico di zenzero in polvere e del prezzemolo tritato fresco.
Quando anche il miglio è pronto, unire le seppioline e le zucchine, mescolare e lasciare insaporire per qualche minuto.
Impiattare ed aggiungere nuovamente del prezzemolo tritato.
Da servire caldo può essere mangiato anche a temperatura ambiente magari in piccoli bicchierini tipo finger food.


Vi auguro di passare un bellissimo week end!!!
Un bacioooo
Monique

martedì 19 febbraio 2013

Cosce di pollo allo zenzero con contorno di patate, zucca e peperoni

Nell'edizione di quest'anno di Masterchef almeno in due occasioni Bruno Barbieri ha ripreso alcuni concorrenti dicendo loro che attualmente nei ristoranti non si impiatta mai della carne con l'osso e che al limite lo si può fare solo a casa.
Ah ecco meno male ... perchè delle volte è impensabile presentare la carne, come quella di pollo, senza l'osso ... senza contare che c'è una certa soddisfazione, almeno per me, nel mangiarla con le mani così come la Regina Margherita (o almeno così dice un vecchio detto).

Dopo la ricetta delle cosce di pollo glassate alla Gordon Ramsey (che dovete assolutamente provare) ecco qui una nuova strepitosa ricettina che prevede una bella marinatura e tante buone verdurine.
 

Ingredienti per due persone:
3-4 cosce di pollo
zenzero in polvere (o grattuggiato fresco)
un limone
una patata grandezza media (circa 150 gr)
100 gr di zucca
mezzo peperone rosso
uno spicchio d'aglio
un cucchiaio di miele
pepe e sale q.b.
qualche rametto di rosmarino

In una padella rosolare le cosce di pollo per qualche minuto.
Preparare una marinatura spremendo metà limone in una ciotola; aggiungere lo spicchio d'aglio schiacciato, un pizzico di zenzero in polvere (o grattuggiato fresco), il cucchiaio di miele, sale e pepe ed un goccio di olio.
Togliere le cosce di pollo dalla padella e lasciarle marinare nel sughetto preparato per una ventina di minuti.
Nel frattempo pelare, pulire le verdure e tagliarle a tocchetti.
Prendere una teglia, rivestirla con della carta forno, adagiare le verdure a tocchetti, salare, pepare e condire con un filo di olio.
Aggiungere le cosce di pollo, versare un pò del sughetto di marinatura ed un paio di rametti di rosmarino.
Infornare a 200/220 gradi per circa 40 minuti.
A metà cottura bagnare il pollo con la marinatura rimasta, aggiungere delle fettine di limone e togliere i rametti di rosmarino (non mi piace che il forte profumo del rosmarino copra gli altri sapori).
Il pollo sarà cotto quando la carne si stacca facilmente dall'osso.


Vi auguro una buona settimana!!!

A presto
Monique

giovedì 14 febbraio 2013

Red velvet gluten free ... per un dolce S. Valentino

Io capisco i tuoi baci e tu i miei ...
(William Shakespeare)

Eccoci dunque arrivati alla festa che celebra annualmente gli innamorati, una festa tanto amata quanto odiata e sempre più commerciale come oramai tutte le feste che si susseguono durante l'anno.
A noi piace ricordarla con un gesto simbolico, dei semplici auguri, una cenetta generalmente "take away" acquistata in un buon ristorante japponese della zona, un'immancabile dolce, possibilmente a forma di cuore, fatto in casa ... tante coccole ... e fine della trasmissione!
Da qualche anno la prassi è questa .. ed anche questa sera andrà così senza regali inutili e cenette in mezzo a tante altre coppiette mielose ... poi come sempre ognuno fa e farà quello che si sente giustamente di fare!!

La novità di quest'anno sarà però il dolce, una torta abbastanza articolata (almeno per me che è la prima volta che la faccio), realizzata in due sere ... e che abbiamo già iniziato a mangiare prima del previsto perchè, grande com'è ed essendo solo in due, la riusciremo a consumare nel giro di un pò di giorni e quindi ci siamo portati un pò avanti con i festeggiamenti! ;-))

Parliamo dunque della Red Velvet Cake (torta di velluto rosso) oggetto della sfida di questo mese dell'emmetichallenge.
Come al solito una sfida nella sfida perchè la nostra cara Stefania ce l'ha proposta in versione "gluten free" in modo tale che tutti i celiaci la possano mangiare tranquillamente.
Naturalmente si è aperto un mondo fatto di prodotti permessi e non, di maggiore attenzione nel leggere le etichette dei prodotti, di azioni volte a non contaminare la cucina nella preparazione di cibi per non celiaci.
E' un problema non indifferente sia da gestire in casa che soprattutto da affrontare quando si va fuori a mangiare al ristorante ... proprio domenica scorsa ero a pranzo con la famiglia di mio marito ed al tavolo dietro al nostro hanno portato ad una bimba celiaca un piatto di pasta sbagliato ... non vi dico, giustamente, come la madre si sia incavolata ...
Come si fa a fidarsi a mangiare i piatti preparati in cucine dove comunque cucinano di tutto??
Noi non ci pensiamo e sorvoliamo su queste problematiche però non deve proprio essere una vita facile per chi ne è coinvolto in prima persona e per la propria famiglia.

Tornando all'oggetto della sfida, due parole su questa torta americana.
Si dice che risalga ai primi del '900 e che inizialmente il colore era dato da una reazione chimica tra il cacao ed il latticello contenuto nell'impasto; oggi viene aggiunto del colorante alimentare rosso per accentuare questo effetto.
Io l'ho messo ma definirlo proprio "rosso" è una parolona! ;-)


Per gli ingredienti e la ricetta vi riporto quanto indicato da Stefania di Cardamomo & Co. per due teglie da 20 cm. di diametro

160 gr di farina di riso sottilissima
60 gr di fecola
30 gr di farina di tapioca (oppure Maizena)
1/2 cucchiaino di sale
8 gr di cacao amaro
110 gr di burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova grandezza media
1 cucchiaio da caffè di estratto di vaniglia (oppure i semini di una stecca)
240 ml di buttermilk (nel mio caso fatto in casa con 120 gr di latte, 120 gr di yogurt bianco e 1/2 cucchiaino di succo di limone; far inacidire per circa 20 minuti)
1 cucchiaio di colorante rosso
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio

Preriscaldate il forno modalità "statica" a 175 gradi.
In un recipiente mescolate le farine, il sale, il cacao.
In un altro recipiente sbattere il burro per 2-3 minuti finchè sarà soffice e poi aggiungere lo zucchero; sbattere per altri 3 minuti.
Aggiungere le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolare il colorante al buttermilk e quindi versate poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk.
Possibilmente iniziare e finire con le farine.
Aggiungere anche i semini di vaniglia (o l'estratto) e mescolare.
In una tazzina capiente mescolare il bicarbonato all'aceto facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto e incorporatelo bene con una spatola.
Io, avendo una sola teglia (e dovendo quindi fare due infornate), ho effettuato questo passaggio del bicarbonato/aceto (che in sostanza è l'unico agente lievitante) in due fasi con metà dosi ovviamente aggiungendolo all'impasto, anch'esso dimezzato, prima di ogni infornata.
Imburrare le due teglie e spolverizzare con la farina di riso (se fate come me dovete procedere con una sola teglia per due infornate).
Fate cuocere per 40 minuti o comunque finchè non vedete che la torta è cotta (prova dello stuzzicadenti).
Lasciate raffreddare la torta dentro la teglia per almeno dieci minuti.
Attenzione che se la torta dovrà essere mangiata anche da un celiaco, se si utilizzano degli stampi in silicone per evitare le contaminazioni sarebbe opportuno rivestirli con della carta forno anzichè semplicemente imburrarli ed infarinarli.
Una volta fredde entrambe, rivestirle con della pellicola trasparente e lasciarle riposare in frigo per qualche ora o meglio ancora tutta la notte.
Si indurirà ma a temperatura ambiente ritornerà morbidissima.

Generalmente con un diametro da cm. 20 e con l'adeguata lievitazione ogni torta potrà essere tagliata a metà ed ottenere così complessivamente quattro strati.
Nel mio caso, come detto sopra, ho utilizzato uno stampo a forma di cuore più grande delle teglie consigliate e pertanto sono uscite più basse del previsto.
Le ho utilizzate quindi così facendo un solo strato interno di farcitura.


Per la farcitura interna e la superficie esterna:
250 gr di mascarpone
200 ml di panna
50 gr di zucchero a velo
80 gr di fragole a pezzetti

granella di nocciole q.b.
pezzetti di fragole per la decorazione superficiale

In una ciotola montare il mascarpone con lo zucchero.
Frullare le fragole ed aggiungerle al composto.
Montare la panna ed aggiungerli agli altri ingredienti.
Farcire lo strato interno e tutta la superficie esterna.
Posizionare nella zona centrale esterna un pò di fragole a pezzetti e finire il resto della superficie con della granella di nocciole.


La torta rimane morbida se lasciata a temperatura ambiente e non necessita di bagne interne  (ovviamente va poi a gusti personali).
Si conserva in frigo per qualche giorno senza problemi.

Un bacione a tutti
A Presto
Monique


Con questa ricetta partecipo all'emmetichallenge di febbraio



domenica 10 febbraio 2013

Rotolo al cacao con confettura di more e codette colorate

Pranzo e cena

Pulcinella e Arlecchino
cenavano insieme in un piattino:
e se nel piatto c’era qualcosa
chissà che cena appetitosa.
Arlecchino e Pulcinella
bevevano insieme in una scodella,
e se la scodella vuota non era
chissà che sbornia, quella sera.
(Gianni Rodari)

Non amo particolarmente le fritture fatte in casa e quindi in questo periodo mi limito a comprare qualche dolcetto carnevalesco in panetteria o pasticceria (anche per limitarne le dosi).
Per me carnevale è sinonimo di colore e non c'è niente di più bello e vivace delle codette di zucchero per rallegrare i propri dolci.
L'anno scorso avevo proposto dei dolcetti tipici brasiliani i brigadeiros do carnaval ... ero da non molto rientrata da un viaggio in Brasile ed avevo respirato dal vivo il gran fermento che precede questa sentitissima festa.
Da noi le cose sono ovviamente un pò diverse ma mi piace comunque ricordare simbolicamente questa festa con un piccolo dolce che per quest'anno, così come vi avevo accennato alla fine del mio post del rotolo con confettura di mirtilli rossi, è un altro rotolo questa volta con una farcitura di more e tante codette colorate.


Ingredienti:
4 uova grandi
90 gr di zucchero
70 gr di farina 00
10 gr di cacao amaro

Per la bagna
qualche cucchiaio di vino liquoroso dolce, rum o qualche cucchiaio di latte

confettura di more q.b.
codette di zucchero colorate q.b.


Prendere una teglia rettangolare delle dimensioni circa di 30x35 (oppure usate la leccarda del forno), spennellarla con del burro fuso e foderarla con della carta forno.
Separare i tuorli dagli albumi e sbattere 70 gr zucchero sino ad ottenere un composto cremoso dal volume triplicato.
Setacciare la farina ed il cacao amaro ed aggiungerli piano piano al composto cremoso.
Nel frattempo in un'altra ciotola montare a neve gli albumi con un pizzico di sale ed i restanti 20 gr di zucchero.
Incorporare pian piano gli albumi montati al composto cremoso  facendo attenzione che non si smontino.
Versare il composto sulla teglia rettangolare livellando la superficie con una spatola.
Preriscaldare il forno in modalità statica a 200 gradi ed infornare per 8-10 minuti sino a che la superficie sarà ben dorata.
Prendere un canovaccio, inumidirlo e posizionarlo su una superficie piana.
Togliere il dolce dal forno, capovolgerlo sul canovaccio, togliere la carta forno e, con l'aiuto del canovaccio stesso, arrotolate delicatamente la pasta ottenuta e lasciarla raffreddare così avvolta in modo che prenda la forma.
Una volta fredda srotolarla, distribuire qualche cucchiaio di vino liquoroso dolce (oppure qualche altra bagna a piacere) e farcire con la confettura di more.
Arrotolare delicatamente, stendere un pò di confettura anche sulla superficie esterna e finire con le codette di zucchero colorate.


Ci stò prendendo gusto ... è semplice da fare, è molto goloso e con molteplici possibilità di farciture.

Buon Carnevale a tutti ... per quasi tutti voi finirà tra un paio di giorni ... da noi terminerà sabato sera e quindi avrò ancora qualche giorno per godermi qualche frittella e chiacchiera in compagnia. ;-)))))

Un bacione a presto!!!
Monique

venerdì 8 febbraio 2013

Crostata del re del cioccolato ... Ernst Knam

"Se in paradiso non c'è il cioccolato ... io non ci voglio andare"
(Ernst Knam - chef pasticcere e Maitre Chocolatier)

Eccoci quasi alla fine di un'altra intensa settimana caratterizzata da tanta positività.
Delle volte bisogna proprio scrollarsi di dosso i brutti pensieri, la fatica, le preoccupazioni per il lavoro altalenante e godere di alcune notizie così favolose che ci cambiano la vita.
"Tutto quello che vogliamo è dall'altra parte della paura" ... bisogna buttarsi e poi quando ci si troverà in mezzo ... beh si ballerà! ;-)
Per il momento non posso dirvi di più ma rimanete sintonizzati su questi schermi!

Oggi, giusto per rimanere in tema di cose paradisiache così come il mio stato d'animo, vi propongo una torta cioccolatosa pazzesca ... e non una torta di uno qualsiasi, ma una torta del "re del cioccolato" ovvero di Ernst Knam ... uno pluripremiato e lodato da Gualtiero Marchesi che lo definisce "un pò matto, come solo gli artisti lo sanno esserlo ...", uno insomma capace di uscire dagli schemi e di riuscirci molto bene.

La particolarità di questa torta è nel ripieno che rimane come una sorta di budino morbido ... e più ce n'è meglio è!
L'ho preparata per festeggiare il compleanno di mio marito: è stata ovviamente un successone e mi hanno richiesto di farla più spesso.
 


Per la pasta frolla al cacao
(stampo da 22 cm)
150 gr di burro
150 gr di zucchero semolato
1 uovo
mezza stecca di vaniglia
6 gr di lievito per dolci
280 gr di farina 00
25 gr di cacao in polvere
un pizzico di sale

Per il ripieno interno (crema pasticcera e ganache al cioccolato)
250 gr di latte intero
mezza stecca di vaniglia
15 gr di farina 00
5 gr di fecola di patate
2 tuorli
40 gr di zucchero semolato
150 gr di panna liquida
200 gr di cioccolato fondente

Lasciare ammorbidire il burro a pezzetti per qualche ora a temperatura ambiente.
Impastare il burro con lo zucchero; aggiungere l'uovo, i semini di vaniglia estratti dalla mezza stecca, il pizzico di sale e lavorare bene.
Infine aggiungere abbastanza velocemente la farina, il lievito ed il cacao setacciati insieme.
Formare una palla, avvolgerla in una pellicola trasparente e metterla in frigo per almeno quattro/sei ore (l'ideale sarebbe lasciarla anche tutta notte).
Tirare fuori la palla dal frigo almeno mezz'oretta prima di iniziare a stenderla.

Preparare la crema pasticcera:
Mettere sul fuoco un tegame con il latte intero e la mezza stecca incisa per il lungo.
In una ciotola mettere i tuorli e lo zucchero e lavorarli insieme; aggiungere la farina e la fecola e mescolare bene. 
Versare il latte caldo a filo e riportare sul fuoco e far cuocere mescolando con la frusta fino a far addensare la crema; spegnere quando la crema inizia a sbuffare.

Preparare la ganache al cioccolato:
Sciogliere in un pentolino il cioccolato fondente a pezzetti e la panna e lasciare raffreddare.
Mescolare infine le due creme ottenute fino ad ottenere un composto omogeneo.

Comporre quindi la torta.
Imburrare ed infarinare uno stampo da cm. 22 di diametro.
(se utilizzerete uno stampo più grande dovrete aumentare proporzionalmente tutte le dosi sopra indicate).
Mettere da parte una piccola quantità di frolla per le decorazioni a strisce finali e stendere il resto della pasta ad uno spessore di 4/5 mm, foderare lo stampo con dei bordi adeguati.
Versare il ripieno livellandolo bene e rifinite con delle strisce di pasta frolla a formare una classica griglia.
Chiudere e rifinire bene i bordi ed infornare in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti.
Lasciarla raffreddare prima di servire.


 
 
Ottima a temperatura ambiente l'ho trovata ancora più buona il giorno dopo conservata in frigo e tolta dallo stesso dieci minuti prima di mangiarla.
Dovete provare a farla almeno una volta perchè è davvero FAVOLOSA ... e ve ne innamorerete ... al primo assaggio!!!
 
Un bacione e buon fine settimana
A presto
Monique
 
 
Con questa ricetta partecipo al primo giveaway di Ombretta
 
 


venerdì 1 febbraio 2013

Lonza di maiale ripiena di prugne secche e nocciole

Anche questa settimana stà finalmente volgendo al termine ...
E' stata una settimana impegnativa, come tutte le altre del resto, ma fortunatamente è stata caratterizzata da degli episodi molto positivi quali l'aver ripreso un pò di attività fisica (come da buoni propositi dell'inizio anno) e l'aver passato una serata molto piacevole in tutta tranquillità e relax in un centro benessere per festeggiare il compleanno di mio marito.
In una vita così frenetica staccare la spina e ricavarsi del tempo per coccolarsi, anche se solo per una sera, è qualcosa di davvero rigenerante ed impagabile secondo me rispetto a qualsiasi altro tipo di regalo materiale.

E correndo correndo siamo già arrivati a febbraio, mese che vede la consueta festa degli innamorati ed il carnevale.
Nei vari blog impazzano già da almeno due settimane un bel pò di dolci a tema ... tanti cuori e tanti fritti carnevaleschi ... ed io come al solito stò a guardare le Vs meraviglie riflettendo su cosa poter preparare ... ;-)
Bisogna essere sempre avanti, correndo verso quello che ci sarà tra due/tre settimane ...
Dopo queste feste di metà mese inizieranno subito i dolci ed i piatti pasquali e così via ... una continua corsa che ovviamente è volta positivamente a dare consigli ed idee su cosa proporre ma dall'altra parte ci fa sempre balzare avanti per non farci trovare impreparate ... ma verso chi e cosa?
Io, per scelta quasi obbligata, stò prendendo la linea del "take it easy" ... si è sempre di fretta per tutto e me la prendo dunque un pò come viene, prendendomi i miei tempi ... ;-)

Eccomi dunque oggi con un bel secondo di carne, ideale per un bel piatto domenicale o per una serata tra amici.


Ingredienti per 4 persone:
700 gr di lonza di maiale
10 prugne secche denocciolate
una manciata di nocciole
50 gr di pancetta a fette
olio, sale e pepe q.b.

Tritare grossolanamente le nocciole e tagliuzzare al coltello le prugne secche.
Prendere la lonza di maiale e tagliarla a metà in modo da avere una fetta unica (per comodità potete già farvela tagliare dal macellaio).
Assottigliare leggermente la carne con l'aiuto di un batticarne.
Salare, pepare e stendere sulla carne le nocciole tritate e le prugne spezzettate.
Arrotolare la carne ed avvolgerla con le fette di pancetta.
Legare la carne con dello spago da cucina, insaporire con del sale e pepe e rosolare sul fuoco con un filo di olio tutti i lati.
Prendere una teglia e rivestitela con della carta forno.
Togliere la carne dal fuoco ed adagiarla nella teglia.
Infornare a 190 gradi per almeno 45 minuti.
Passato questo tempo, per controllare la perfetta cottura interna, togliere l'arrosto dal forno, tagliarlo a fette e valutare se proseguire ancora un pò la cottura o meno.
Irrorare le fette con un pò del sughetto di cottura.
Eliminare lo spago da cucina e disporre un paio di fette per piatto con un contorno di verdura cotta, del purè o delle patate arrosto (che ovviamente potrete cucinare contemporaneamente alla carne).
 

Non faccio spesso gli arrosti ma in effetti dovrei rivalutarli e prepararli più spesso perchè la carne rimane davvero morbida e gustosa e generalmente, anche con altre farciture, piace a tutti.

Vi auguro di passare un favoloso week end!!!

A presto
Monique
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