mercoledì 27 giugno 2012

Un ristorante nordico a Varese ... e spiedini con frittata al tonno, involtini di bresaola e frutta fresca

Sono andata a cena in un nuovo ristorante che hanno aperto qualche mese fa nel centro pedonale di Varese.
Fino a qualche anno fa c'era un bel bar frequentatissimo di sera, poi ha chiuso i battenti per un pò di tempo ed ora hanno aperto questo ristorante dal nome Nordicgrill.
Si trova collocato in una corte del '600 con un bel porticato in legno e quindi mangiare all'aperto in questo contesto è davvero molto bello.
Aggiungi che nella corte ci sono anche delle rigogliose piante verdi, che sia all'esterno che all'interno del ristorante l'arredo è in legno molto semplice ed essenziale tipico dei paesi nordici (anche se con qualche particolare country) e che su ogni tavolo sono posizionate delle candele ... insomma l'atmosfera è davvero accogliente e rilassata.
Mi sono talmente piaciuti gli arredi che mi sono informata sulla loro marca perchè me li vedrei bene fuori casa mia per poter mangiare all'aperto sotto un potenziale portico che al momento non c'è ........ ;-)


Ovviamente la curiosità di andare qui a mangiare è partita dal nome del locale ... Nordicgrill ... dal quale si intende chiaramente che le specialità sono alla griglia e che molto probabilmente ci sono dei piatti nordici.
Vera la prima interpretazione un pò meno la seconda ... è una sorta di steak house che propone hamburger e carne alla griglia (tra cui l'angus del Nebraska che a mio avviso ha poco di nordico almeno nella provenienza), con contorno a scelta tra patatine, verdure o dei buonissimi fagioli neri in umido (non sono originari anche loro in teoria degli USA e dal Messico?) e pochi altri piatti tra cui un tagliere di affettati misti, alcune zuppe (ecco forse queste potrebbero essere nordiche), uno stinco cotto nella birra, un'insalata di petto d'anatra .......
La carta dei vini viene portata su i-pad e si scorre la lista scegliendo quello di gradimento (tecnologici...).
Abbiamo mangiato bene, la carne era buona, il dessert pure (creme brulè e panna cotta alla menta) ed il prezzo tutto sommato, per essere in centro a Varese, era adeguato ... sinceramente consiglio di andarci ... unica pecca il tempo d'attesa tra una portata e l'altra (magari c'era una carenza di personale non essendo il fine settimana) e forse la mancanza di veri e propri piatti nordici ......
Non ci si può fidare del solo nome, bisogna andare e toccare davvero con mano ... questo è un pò il sunto di questo post ...
In maniera amplificata è un pò come andare in un ristorante cinese e mangiare anche qualcosa di messicano ... vuoi dire che era una cucina "fusion" e non me ne sono accorta?? ;-)))))
Ed io che mi aspettavo di trovare anche delle salse particolari di accompagnamento e del pesce ... vabbè!

Qualche sera fa avevo voglia di mangiare una frittata sofficiosa preparata al forno ma nel contempo avevo anche della bresaola e del formaggio da consumare ... ho aggiunto un tocco fresco con la frutta ... ho infilato il tutto su degli stecchini di legno e li ho serviti con un contorno di insalata con pezzetti di ananas e condita con succo di lime ... e via che il piatto estivo è pronto.
Un'invenzione così dettata dal momento con quello che avevo e con quello che volevo mangiare.


Ingredienti per due persone (6 spiedini)

Per la frittata:
2 uova
2 cucchiai di parmigiano grattuggiato
2 cucchiai di pan grattato
una scatoletta di tonno da 80 gr
un paio di cucchiai di pancetta affumicata a dadini
1 cucchiaino di bicarbonato per renderla soffice
sale e pepe q.b.

In un mixer tritare la pancetta a dadini ed il tonno; a parte sbattere le uova con il parmigiano ed il pan grattato; aggiungere un pizzico di sale (poco perchè la pancetta è già saporita), il pepe ed il cucchiaino di bicarbonato.
Versare il composto nel mixer dove c'è la pancetta ed il tonno già tritati ed amalgamare bene il tutto.
Imburrare una teglia rettangolare (nel mio caso quadrata da 25x25 .. se ce l'avete più piccola meglio così la frittata vi verrà più alta) oppure foderarla con la carta forno, versare il composto ottenuto ed infornare a 180 gradi per 30 minuti circa.
Sfornare e lasciare intiepidire; tagliare quindi la frittata ottenuta in quadrati regolari e a loro volta tagliarli ancora a metà per formare dei triangoli.

Per gli involtini
6 fette di bresaola
1 confezione di formaggio fresco tipo robiola

Volendo potete condire il formaggio fresco con dell'olio, del pepe e con dell'erba cipollina tritata ma io ho preferito utilizzarlo al naturale perchè già buonissimo così.
Prendere semplicemente una fetta di bresaola, adagiare del formaggio fresco ed arrotolare.

In ultimo ho utilizzato delle fette di ananas fresco tagliato a dadini (regolatevi voi sulle quantità) e dei lamponi provenienti dal giardino dei miei (anche quest'anno la raccolta è fortunatamente cospicua e come l'anno scorso stiamo preparando del nuovo liquore di lamponi; se vi interessa la ricetta vi rimando qui al mio post).


Ho composto gli spiedini infilando un lampone, aggiungendo un cubetto di ananas, proseguendo con l'involtino di bresaola e robiola e due fette triangolari di frittata.
Ideali per un finger food, vanno benissimo anche per un piatto unico posizionando gli stecchini di legno (3 a testa) su un letto di insalata verde a cui ho aggiunto ancora dei cubetti di ananas e condita con un pizzico di sale, del succo di lime ed un filo di olio.
L'insalata, con la freschezza dell'ananas e la giusta acidità del lime, è assolutamente deliziosa.

Si spilucca dunque un pò dagli stecchini e si alterna con una forchettata di insalata ... very good!


Un grande abbraccio
Monique




domenica 24 giugno 2012

Bulgur con pesto di pomodorini secchi, basilico e pistacchi ... e primo bagno in piscina

Fino ad oggi in tarda mattinata non ci speravo proprio di poter andare a provare la piscina di cui vi ho parlato nel precedente post ... avevo già tutto pronto ... borsa con i teli, creme solari, il libro che stò leggendo Non tutto fa brodo (sono arrivata alla sezione sui dolci), qualche bevanda ed un piccolo spuntino per il pranzo ... peccato che il tempo fosse un pò troppo incerto ...
C'è anche da dire che ieri nel tardo pomeriggio all'improvviso è arrivato un forte temporale che fortunatamente per "questa volta" a noi non ha creato danni ... ma a pochi chilometri ha fatto una maxi-grandinata di quasi 30 cm di ghiaccio (ho visto alcune foto su internet dei notiziari locali e sono davvero impressionanti) ... quindi nemmeno noi sapevamo che fare stamattina ...
(Ho scritto sopra per "questa volta" perchè l'anno scorso, sempre in questo periodo, la grandine, grossa come delle noci, mi ha devastato la macchina ... beate assicurazioni ... fortunatamente me l'hanno sistemata a nuovo!!!).
Poi verso quasi mezzogiorno il cielo si è aperto e siamo quindi "scappati" a prendere il sole e per fare il primo bagno della stagione estiva...
Ecco la meraviglia di questo posto sulle sponde del lago ....

     
Chi ce l'ha già ok, ma chi dovesse mai fare oggi una piscina, piccola o grande che sia, non dovrebbe rinunciare alle piante, a questo sistema bio ed a questo verde smeraldo naturale (che mi ricorda tanto l'acqua del mare di Zanzibar) per una piscina classica piena di agenti chimici incluso il cloro (che immancabilmente sbianca la pelle) ...

Vi propongo un primo piatto super estivo.
Ho cucinato e mangiato qualche sera fa per la prima volta il bulgur (o boulgur, bulghur, boulghour ... mah ... si trova scritto in mille modi).
Il bulgur, originario della Turchia, è grano germogliato che viene precotto al vapore, essiccato e tritato più o meno grossolanamente.
E' una buona fonte di fibre, vitamine, fosforo e potassio ed ha un indice di sazietà piuttosto elevato così come tutti i cereali integrali in chicchi.
Il bulgur, rispetto al cous cous, è più grossolano e consistente (e a me personalmente è piaciuto anche molto di più).
Questa ricetta la considero solo un primo piatto dalle dosi limitate (la presentazione è fatta in piccole ciotoline monoporzione adatte volendo anche per un buffet) e non un piatto unico perchè non contiene proteine e, non seguendo diete dissociate, il pasto non è completo e bilanciato se non si mangiano sia carboidrati che proteine.
La prossima volta preparerò un piatto unico aumentando leggermente le dosi del bulgur ed aggiungendo delle proteine.

Ingredienti per due persone
75 gr di bulgur
150 gr di acqua (il doppio del peso del bulgur)
mezzo cucchiaino di dado home made (1/4 di cubetto di dado normale)

Per il pesto
70 gr di pomodorini secchi sott'olio
2 cucchiai di mandorle senza pelle
1 cucchiaio di pistacchi naturali (non salati)
1 cucchiaio di capperi
2 cucchiai di parmigiano grattuggiato
pizzico di sale
olio q.b.
qualche foglia di basilico tritate al coltello

Per la decorazione finale
qualche foglia di basilico
alcuni pistacchi spezzettati


Tritare grossolanamente in un mixer le mandorle ed i pistacchi.
Aggiungere i capperi ed i pomodorini secchi sott'olio e frullare; aggiungere in ultimo il parmigiano grattuggiato, un pizzico di sale ed un filo di olio.
Nel frattempo in una pentola mettere a bollire l'acqua insaporita con il dado.
Aggiungere il bulgur e cucinare per 7 minuti (questo è quanto indicato sulla confezione stessa ma nel caso seguite le istruzioni riportate su quello che acquistate), quindi spegnere il fuoco e lasciare riposare con il coperchio chiuso per qualche minuto.
Lasciare raffreddare.
Aggiungere al bulgur il pesto, alcune foglie di basilico tagliate al coltello e mescolare per amalgamare il tutto.
Aggiungere un filo di olio se il composto risulta essere troppo asciutto.
Conservare in frigo fino al consumo.
Dividere in ciotoline, aggiungere qualche pistacchio spezzettato e finire per decorazione con alcune foglie di basilico intere.
Mmmm ... veramente fresco, invitante, saporito e gustoso.

 

Non manca molto all'inizio della partita Inghilterra-Italia ..... FORZA AZZURRI!!!!!!
Ciaooooooo
Monique

giovedì 21 giugno 2012

Un'elegante ed estiva mousse di Donna Hay

Welcome ESTATE!!
Questa sera sono andata all'aperitivo di inaugurazione della stagione estiva di un biovillage non lontano da casa mia ... "bio" perchè il cuore di questo piccolo paradiso è costituito da una biopiscina.
E' una sorta di lago balneabile dove l'acqua non viene trattata con il cloro ed altri agenti chimici ma viene fitodepurata con le piante.
Questo concetto di biopiscina nasce nel Nord Europa con l'intento di vivere lo spazio che ci circonda amandolo e rispettandolo.
Questa è l'unica biopiscina in Lombardia aperta al pubblico ma spero che col tempo ne possano nascere tante altre.
E' vero che è un ecosistema molto delicato e che ci sono delle regole da seguire prima di entrare in acqua ... però vuoi mettere il risparmio dei costi dei prodotti chimici, il riciclaggio dell'acqua e relativo risparmio idrico, meno manutenzione rispetto al sistema tradizionale, un ottimo inserimento nel contesto paesaggistico ... e poi in ultimo ... cosa da non sottovalutare ... quando si entra nelle piscine con il cloro "ci si sbianca" ... ed io non ci vado proprio per questo motivo (visto che sono sempre stra-bianca naturalmente) ... forse è la volta buona che se ci vado qualche volta ques'estate mi abbronzo un pochino! ;-)

E' da un pò che non preparo dei dolci per tentare di stare un pò in linea ... però, complice una cena tra amici di qualche giorno fa, mi ha portato, per forza di cose, a preparare un fresco dessert ... una mousse di cioccolato bianco con mirtilli di Donna Hay.

Ingredienti per 6 persone
una ciotola di acqua
2 fogli di colla di pesce
150 gr di cioccolato bianco a pezzi
500 ml di panna fresca liquida
1 cestino di mirtilli



Ho scritto sopra "elegante" mousse perchè servita nella classica coppa Martini fa la sua bella scena.

Ammollare i fogli di gelatina nella ciotola d'acqua.
Mettere il cioccolato bianco e la panna in un pentolino sul fuoco medio-basso e mescolare sino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungere i fogli di gelatina ammollati e ben strizzati dall'acqua e mescolare per un altro minuto finchè non si scioglie.
Togliere dal fuoco, versare in una terrina e mescolare finchè non si raffredda.
Aggiungere i mirtilli e versare nelle coppe.
Far addensare in frigorifero per almeno un'oretta.
Toglierle dal frigo un attimo prima di servirle.


Con questa ricetta partecipo alla bellissima raccolta a scopo benefico L'albero goloso


ed alla raccolta di Dauly di cucchiaio e pentolone


lunedì 18 giugno 2012

Sformatini di fiori di zucchina con prosciutto cotto, patate e mozzarella di bufala

Ci lamentavamo tanto del freddo e della pioggia e da qualche giorno è scoppiato il caldo tropicale ... mamma mia, non eravamo proprio abituati.
Il sole brucia a più non posso, non c'è un filo d'aria e si boccheggia ... è arrivata l'estate!!!!
Anche il mio pelosetto soffre un bel pò e sta rinchiuso in casa ... "al fresco" si fa per dire.


Stasera ho preparato questa ricettina con l'intento di partecipare al contest di Cinzia e Valentina ... tema del mese "i petali nel piatto".
Generalmente non utilizzo i fiori nei miei piatti ... non conosco molto il loro gusto (o il sapore che lasciano alle pietanze), non saprei dove andare a raccoglierli e li vedo per tradizione più come decorazione che non come "cibo" ... naturalmente mi devo ricredere visto questo contest e visto i tantissimi fiori che si prestano adeguatamente per tante preparazioni.
Gli unici fiori che ho utilizzato sino ad oggi sono quelli provenienti dal giardino e dall'orto dei miei suoceri ovvero delle rose e dei fiori di zucchina ... ho preparato infatti un anno fa i bucatini alla crema con rose ed il riso ai fiori di zucca con zucchine granella di nocciole ... e da allora niente più.
Con il freddo che ha fatto fino ad ora nell'orto non c'è ombra dei fiori di zucchina ... per fortuna li ho trovati abbastanza belli dal fruttivendolo e li ho comprati.
Scusatemi se sono banale ma questi fiori sono assolutamente deliziosi e super collaudati.
Ho preparato degli sformatini utilizzando i fiori come rivestimento esterno e posizionando all'interno delle patate ridotte in purea, dei pezzetti di prosciutto cotto e e dei dadini di mozzarella di bufala.


Ingredienti per due persone (2 sformatini a testa):
16 fiori di zucchina
150 gr di patate
80/90 gr di prosciutto cotto a fette
100 gr di mozzarella di bufala
sale ed olio q.b.
burro per gli stampini
un contorno di insalata o altra verdura  a piacere

Pulire i fiori di zucchina staccando il pistillo e togliendo la base; lavateli delicatamente e fateli asciugare.
Prendere degli stampini (nel mio caso in alluminio monouso), imburrarli e poi rivestire le pareti con i fiori; aggiungere un pezzo di fiore anche sul fondo degli stampini.
Nel frattempo lessare le patate con la buccia aggiungendo del sale all'acqua.
Quando sono pronte, scolatele, spellatele e passatele nello schiacciapatate.
Tagliare a dadini la mozzarella di bufala ed a pezzetti il prosciutto cotto ed amalgamare con le patate.
Aggiungere a piacere un pizzico di sale ed un goccio di olio.
Riempire gli stampini con il composto e richiudete con le punte dei fiori.
Infornare in forno già caldo a 160 gradi per una quindicina di minuti.
Toglierli dal forno, sformateli e posizionateli sopra un'insalatina verde.


Golosissimi ... e perfetti in questo periodo per realizzare un piatto unico.


giovedì 14 giugno 2012

Scaloppine di vitello su pane integrale tostato con pesche al brandy e velo di emmenthal

Ed eccoci all'appuntamento mensile con l'mtchallenge.
Devo dire che questo mese sono rimasta un pò spiazzata dalla proposta di Elisa circa le scaloppine.
Come al solito le ricette all'apparenza facili nascondono dei segreti .... dopo che ci ha raccontato che questa ricetta è stata una delle prime preparazioni di quando frequentava la scuola alberghiera e che bisogna "coccolare" il fondo di cottura ... beh ho iniziato a spaventarmi! ;-)))
Ci è voluto un attimo ad immagazzinare la differenza tra un fondo di cottura ed un fondo di cucina e che cosa fosse la deglassatura (ma da Elisa trovate tutto spiegato per benino) ... ma, passato questo scoglio, ho iniziato a pensare a cosa poter fare.
Forse le avrò cucinate si e no un paio di volte nella versione super classica al limone (ma non di sicuro effettuando bene tutti i passaggi) ed una volta con il seitan, al posto della carne, al Marsala ... oltre a queste niente più.

La ricetta è super classica e la rispetto tale e quale nella procedura di cottura però ai giorni nostri va di moda la monoporzione ... non ce nè ... e ci piace, anzi ci stra piace inutile negarlo.
Dall'aperitivo ai dolci ... tutto, ove possibile, viene proposto in piccole porzioni ... poi ognuno valuta quante mangiarne! ;-))
Nel mio caso, non avendo fatto altre portate per cena, queste dosi rappresentano un piatto unico con tre fettine di carne a testa.
Scaloppine .... in una nuova concezione dunque con frutta di stagione!


Ingredienti per 2 persone:
3 scaloppine di vitello da 80 gr l'una
farina q.b.
sale e pepe bianco q.b.
burro q.b. (meglio se chiarificato)
3 pesche mature
qualche cucchiaio di brandy
succo di mezzo limone
3 fette di pane casereccio integrale
6 piccole fettine di formaggio emmenthal
insalata verde a piacere


Prendere le fettine di vitello, tagliarle a metà in modo da ottenere 6 fettine da 40 gr cadauna, batterle utilizzando un foglio di pellicola per non sfibrare la carne e passarle nella farina mescolata con una presa di sale ed un pizzico di pepe bianco.
Prendere tre pesche belle mature, tagliarle a metà, pelarle e togliere i noccioli.
Prendere le tre fette di pane casereccio, nel mio caso integrale, e tagliarle a metà ottenendo 6 fette più piccole; infornare a 150 gradi e tostarlo.
Far sciogliere il burro nella padella, adagiarvi le fette di carne e lasciarle rosolare abbastanza velocemente.
Toglierle dalla padella e tenerle al caldo.
A questo punto ho deglassato il fondo di cottura con il brandy; ho aggiunto le pesche e le ho rosolate da ambo i lati ed infine ho aggiunto il succo del mezzo limone.
Continuare la cottura sino a che la salsa non si addensa, rimettere le scaloppine ed insaporirle.
Togliere il pane dal forno, posizionare su ogni fetta una scaloppina, bagnare con un pochino di salsa, aggiungere sopra una mezza pesca ed in ultimo una fettina di emmenthal.
Rimettere nel forno già caldo a 200 gradi per due minuti giusto il tempo di far sciogliere il formaggio e formare così un velo sulle pesche.
Togliere dal forno, impiattare, versare un goccio di salsa rimasta e servire con qualche ciuffo di insalata verde condita con del succo di limone ed un filo d'olio.


Mi fa così tanto "estate" un piattino così!!! ♥

Con questa ricetta partecipo all'mtchallenge di giugno

lunedì 11 giugno 2012

Tapas spagnola in versione italiana .... vi presento la ricetta di apertura del mio contest ricevuta da Giacomo

Con molto entusiasmo vi presento la prima ricettina che partecipa al mio contest Un paese nel cuore pervenuta da Giacomo che non ha un blog.
Il suo paese nel cuore è la Spagna ... e cade giusto giusto a pennello visto che ieri sera la nostra Nazionale Italiana di calcio agli Europei ha per l'appunto incontrato i nostri "cugini" spagnoli portando a casa, per fortuna, un buon pareggio.
Non mi interesso molto di calcio ... però quando in campo scende l'Italia scatta qualcosa in me che mi porta a tifare all'ennesima potenza.
Poi siamo ahimè donne (anche se non tutte uguali) ... ci interessa quasi di più sapere chi gioca e che aspetto hanno i giocatori che poco ci importa se sono più o meno bravi (vogliamo spendere due parole su Casillas o Fabregas ... che purtroppo però ci ha fatto gol??) ... lasciamo stare e torniamo piuttosto al carissimo Giacomo ed alla sua ricettina Italian Style.

Mi spiega perchè la Spagna è nel suo cuore:
"Ciao Monique,
ho scelto la Spagna perchè è il "Paese del cuore", come un pò tutti ne hanno uno.
Sono stato varie volte a Madrid ed a Barcellona e mi ha attirato la cultura, il cibo (ovviamente!!!!), la gentilezza della gente.
Ho tentato di fare un'esperienza lavorativa in Spagna ma, per il periodo che stiamo correndo, guadagnavo meno di ciò che spendevo per mantenermi.
Chissà un giorno potrei ritornarci, magari quando si "saranno calmate le acque", quelle della crisi intendo.
Il piatto che propongo rispecchia un pò l'icona spagnola delle tapas, antipastini che in Spagna usano consumare accompagnati da un bicchiere di cerveza (birra), seduti alla barra (bancone) di un bar o di un ristorante.
Molto suggestivo è vedere i locali con tapas delle più svariate specie.
Inoltre in Spagna esistono anche catene di ristoranti o bar basate principalmente sulle tapas.
Beh ... che dire solo da provare!!!!"

E come dargli torto ... la Spagna è famosissima per le sue tapas, i montaditos, i boccadillos ed in prima persona posso dire di aver mangiato questi stuzzichini più che volentieri in diverse occasioni.

Giacomo ci presenta un'interessante ricetta spagnola in versione italiana, con l'accostamento di carne, formaggio e frutta.

MONTADITOS DI PATATA, MINI HAMBURGER DI MAIALE, PROVOLA DOLCE E COMPOSTA DI CILIEGIE ALL'ACETO BALSAMICO DI MODENA.




PER 4 PERSONE
Per le patate:
2 patate grandi;
sale;
timo e prezzemolo secco;
aglio extravergine d'oliva.
Sbucciare e tagliare a metà nel senso della lunghezza le patate.
Sbollentarle in acqua salata per circa 3 min, quindi metterle su una teglia foderata con carta da forno e condirle con olio, sale e le spezie.
Infornare per circa 25min (dipende dalla grandezza delle patate) a 180°C.

Per i mini hamburger:
150gr di macinato di carne di maiale con una bassa percentuale di grasso;
sale;
pepe nero macinato;
semi di finocchietto;
2 cucchiai di vino bianco.
Amalgamare tutti gli ingredienti e formare dei mini hamburger della grandezza di una noce.
Cuocerli su una piastra ambo i lati.

Per la composta di ciliegie:
100gr di ciliegie senza nocciolo;
50gr di zucchero di canna grezzo;
50ml acqua;
50ml di aceto balsamico di Modena.
Mettere tutti gli ingredienti in un padellino antiaderente e lasciar cuocere a fiamma bassa fino ad ottenere un composto denso.

Per la finitura:
Glassa di aceto balsamico (ridurre 100ml di aceto balsamico con 60gr di
zucchero);
origano;
100gr di provola dolce.
Tagliare la provola a fette sottili e coprire la superficie piatta di ciascuna patata.
Adagiarvi sopra i mini hamburger e mettere in forno a far fondere la provola.
Impiattare ponendo al centro del piatto la patata, con sopra la composta di ciliegie.
Decorare il tutto con la glassa di aceto balsamico e origano.

Secondo me sono assolutamente favolose ... e come hai scritto tu "da provare".
Sono un'ottima idea da proporre come apertura per una bella serata spagnola in casa.

  

sabato 9 giugno 2012

Focaccia alla genovese classica, alle erbe e con i pomodorini ed olive

Oggi ho deciso di postare la ricetta di un tipo di focaccia detta "alla genovese" che ho imparato a fare ad un corso sui lievitati.
La focaccia mi fa venire in mente due cose ... o un party, un picnic, un aperitivo dove generalmente non la faccio mai mancare unitamente alla pizza ... oppure mi fa venire in mente il mare e precisamente la Liguria dove ogni tanto passiamo qualche week end d'estate o anche solo una giornata nelle restanti stagioni.
Non ce n'è ... la focaccia che vendono è assolutamente deliziosa e riproporla fedelmente in casa è abbastanza difficile perchè i forni casalinghi difficilmente riescono a raggiungere delle temperature piuttosto alte ed ottimali per la cottura.
Noi però ci proviamo lo stesso a farla in casa anche perchè il risultato finale è assolutamente ottimo e perchè poi la si può farcire a piacere.


Ingredienti per una teglia da forno:
500 gr di farina 0
300 gr di acqua circa
20 gr di lievito di birra
10 gr di zucchero
25 gr di olio e.v.o.
10 gr di sale grosso
Per la salamoia: olio 3 parti, acqua 1 parte, sale 1 pizzico
Farcitura a piacere: pomodorini freschi, olive, pomodorini secchi, spezie varie, etc

In due ciotoline diverse far sciogliere in acqua tiepida il lievito ed il sale grosso (utilizzare parte dell'acqua sopra indicata). 
Impastare la farina con l'olio, aggiungere il lievito sciolto nell'acqua, lo zucchero, il sale sciolto nell'acqua e completare con la restante acqua fino ad ottenere un composto omoeneo ed un pò appiccicoso.
Versare l'impasto in una ciotola unta di olio e lasciarlo riposare per almeno un'ora.
Prendere una teglia da forno ed ungerla di olio; versare l'impasto ed iniziare un pò a tirarlo con le mani per stenderlo grossolanamente; spennellare con un pò di olio e lasciar riposare l'impasto per almeno un'altra mezz'ora.
Riprendere la teglia e a questo punto stendere bene l'impasto lavorandolo sempre con le mani ed imprimendo i caratteristici buchi che contraddistinguono la focaccia alla genovese; spennellare la superficie con la salamoia e lasciar riposare per l'ultima mezz'ora.
La salamoia la si preparare in un bicchiere con le parti di olio ed acqua sopra indicate e con un pizzico di sale; serve per condire e bagnare la pasta ma rimane più leggera rispetto l'olio da solo.
Conclusa questa ultima lievitazione, si può passare alla farcitura a piacere.
Per la versione classica se si vuole si può aggiungere solo del sale grosso, altrimenti potete suddividere un pò le zone della focaccia e farcire secondo la vostra fantasia.
Io in una parte ho aggiunto degli aghi di rosmarino tagliati al coltello e delle foglie di salvia tritate; in un'altra parte ho aggiunto dei pomodorini freschi tagliati a metà, posizionati con la parte tagliata all'insù, olive nere ed origano.
Prima di infornare spennellare ancora un pò di salamoia.
Cuocere in forno già caldo a 220 gradi per circa 20 minuti.
Togliere la focaccia dal forno e spennellarla subito, e per l'ultima volta, con la salamoia.
Lasciatela raffreddare, tagliarla a quadrotti regolari, o come meglio preferite, e .... addentarla!!!

  
Ma che bontà ma che bontà .... ultimamente la stò preparando almeno una volta a settimana ... peccato che però dura nemmeno due giorni!
Buona serata a tutti e buona domenica!!!
     

giovedì 7 giugno 2012

Merluzzo caramellato al lime - Donna Hay Version

Stasera mi sento particolarmente stanca ... sono rientrata tardi, il tempo non ti tira su il morale (ho indossato il maglioncino tutto il santo giorno), l'estate sembra non arrivare e non ti viene voglia dopocena di uscire a fare una passeggiata, le notizie al telegiornale sono sempre abbastanza negative ... mi piacerebbe staccare un pò la spina ed andare qualche giorno in vacanza .... eh eh, che novità, chi non ha per la testa, chi più chi meno, la stessa voglia??? Avete già pensato a cosa fare quest'estate??
Tra il mare e la montagna scelgo assolutamente e senza pensarci il mare, meglio se con molte cose da vedere .... e visto che siamo sul tema dell'estate e del mare, vi propongo una veloce ricettina di Donna Hay di un secondo di pesce caramellato al lime.
Io ho utilizzato il merluzzo ma volendo si può applicare la medesima ricetta a tutti i pesci bianchi a polpa soda, alle capesante, al salmone, ai gamberetti ...

Ingredienti per due persone:
400 gr di fiori di filetto di merluzzo
1 cucchiaio di olio
2 cucchiai di succo di lime
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di salsa di soia
un pizzico di peperoncino secco
insalata verde a piacere


Tagliare il pesce a pezzi.
Scaldare una padella antiaderente a fuoco alto con un filo di olio; aggiungere il pesce e cuocere un minuto per lato finchè il pesce non è dorato.
In una ciotolina mescolare il succo di lime, lo zucchero di canna, la salsa di soia ed il pizzico di peperoncino.
Versare il composto sul pesce e continuare a cuocere per qualche minuto rigirando i pezzi di pesce finchè non sono ben cotti e la salsa non è ridotta e sciropposa.
Preparare un letto di insalata condita con sale, succo di lime ed un filo di olio (potete ovviamente scegliere un altro contorno, dei cetrioli, dei pomodori, degli asparagi sbollentati, etc), sistemare i pezzetti di merluzzo e finire con la salsa.


Mi sembra anche un piattino light per rimettersi in forma ...
Avrei tanta voglia di fare qualche bella torta farcita ... ma non è proprio il caso!!! ;-)))
Riempiamoci gli occhi di leggerezza dai ...


Un bacione a tutti e buona serata!!!

martedì 5 giugno 2012

Pasta estiva dai profumi mediterranei

Il tempo è ancora un pò ballerino .. di notte ci regala ancora un pò di pioggia, ma di giorno stà iniziando pian piano a sistemarsi (non diciamolo ad alta voce però) ...
Si pensa quindi a rimettersi un pò in forma (oh mamma che cosa difficile ...), a preparare cibi freddi, spesso e volentieri anche dei piatti unici come una bella insalatona.

L'altra sera, complice ancora le discrete temperature, ho acceso il forno ed ho preparato dei pomodorini confit.
Che delizia!!! Non li avevo mai prepararati prima d'ora e mi spiace averli scoperti solo ora!
Vanno tagliati a metà e posati su di una teglia rivestita di carta forno con la parte tagliata in su; poi bisogna cospargere sopra ad ognuno un pò di zucchero bianco, del sale, pepe, olio ed aromi vari a piacere (origano, aglio, timo, etc) ... ma volendo si possono insaporire anche con un trito fine di capperi o della scorza di arancia o di limone oppure si può usare lo zucchero di canna anzichè lo zucchero bianco ... largo dunque ai sapori ed alla fantasia.
A questo punto vanno infornati in forno ventilato a 140 gradi per almeno un'oretta abbondante ... questa cottura lenta ed a fuoco basso viene fatta per evitare che i succhi dei pomodori si asciughino troppo.
Volendo si possono far raffreddare e si possono invasare in vasetti sterilizzati; si ricopre con un buon olio d'oliva e conservati al buio ed in un luogo asciutto si mantengono per 6/12 mesi.
Ovviamente nel mio caso ... li ho preparati e consumati subito tutti ... era il mio primo esperimento e ne ho fatti nella giusta quantità ... che errore ... ne dovrò fare presto degli altri ;-))
Possono essere consumati come antipasto magari su di una bruschettina oppure possono condire egregiamente un bel piatto di pasta ... ed io ho optato per questa seconda opzione.
Gli altri ingredienti utilizzati sono delle olive nere greche e della feta che mi sono avanzate dal mio recente piatto greco.


Ingredienti per due persone:
150 gr di pasta a piacere
50 gr di olive nere
80 gr di feta a pezzetti
80 gr di pomodorini ciliegino confit
olio, sale q.b.
qualche foglia di basilico

Preparare i pomodorini come indicato sopra.
Cuocere la pasta  al dente, scolarla e passarla sotto l'acqua fredda per bloccarne la cottura.
Unire la feta a pezzetti, il basilico fresco, i pomodorini confit (lasciati raffreddare), le olive e condire con un filo di olio e del sale se necessita.


Mi piaceva questo raggio di sole serale che illumina il pomodorino condito ...


Un appetito!
Un bacioneeee

sabato 2 giugno 2012

Oggi è il mio blog-compleanno ... ed un kotopoulo pita come se fossimo seduti in una taverna greca

Un anno fa nasceva questo mio spazio personale ... ed oggi inizia, giusto per festeggiare un pò insieme, il mio primo contest ... per ogni dettaglio leggete qui.
La passione per la cucina mi ha portato a condividere con voi un pò di ricette, foto, pensieri, momenti felici (e non) ... e ringrazio chi mi ha seguito, chi mi segue, chiunque abbia lasciato un messaggio e chiunque lo farà da oggi in poi (e spero tanti) ...
Alcune persone mi hanno chiesto perchè, in un certo senso, perdo tempo con un blog ... ho risposto che l'ho aperto e lo tengo vivo appena ho un attimo di tempo perchè mi fa piacere, perchè è un modo per catalogare ed archiviare le ricette che faccio, per condividere la mia passione con altre persone, perchè è un pezzo di me e della mia vita ... può bastare??
Non so a cosa mi porterà, dove arriverà e fino a quando rimarrà operativo ... intanto c'è e va bene così ed io ne sono enormemente felice.

Ricollegandomi al mio contest, oggi sono a parlarvi ancora del mio "Paese nel cuore", la Grecia.
La cucina greca ha una storia molto antica che affonda le radici nella mitologia.
Ogni pasto rappresenta un momento di festa e di allegria intorno alla tavola ed è un chiaro esempio della cordialità del popolo greco.
Di origine mediterranea, a differenza dell'Italia in Grecia non ci sono primi piatti.
Il pasto si apre con i "mesedes" una serie di antipasti composti da vari tipi di sfogliatine, verdure fritte, polpettine, crocchette di formaggio e salse da mangiare con la pita (il loro tipico pane) per poi passare ai piatti principali (quali ad esempio la moussaka; i dolmades, involtini di foglia di vite con ripieno di carne chianina, maiale e verdure; stifado, uno spezzatino di carne; la gyros pita e le vari varianti con il pollo - come la mia ricetta- o con il manzo; oppure tanto pesce alla griglia etc) ed infine i dolci solitamente composti da pasta fillo ripieni di noci, mandorle e miele oppure yogurt greco con miele e noci, macedonia o crema di riso al latte.
Uno degli alcolici più famosi in Grecia è l'ouzo a base di anice e a volte aromatizzato alla menta ed al finocchio.
E' un aperitivo ma, allungato con l'acqua, può accompagnare tutto il pasto.
Ovviamente non mancano degli ottimi vini, il più conosciuto è il vino bianco chiamato retsina: questo nome deriva dal fatto che durante la fermentazione viene aggiunta la resina di pino d'Aleppo.
A fine pasto si può bere la Metaxa (un brandy inventato da un commerciante greco di nome Spyros Metaxas) o la grappa bianca chiamata raki.




Passiamo al mio piatto unico che prevede la realizzazione del pane tipico greco chiamato pita, della salsina che un pò tutti conosciamo chiamata tzatziki (in una versione un pò meno anti-vampiro), dei souvlaki (spiedini) nel mio caso di pollo e come contorno delle patatine a stick cotte però in forno anzichè fritte ed un'insalata verde con pezzetti di feta, pomodorini ed olive nere greche .... un piatto unico che concentra quasi tutti i sapori locali (mancano davvero solo le melanzane o del pesce e poi c'è davvero tutto).
Ecco come si presenta il piatto finito .... immaginate di essere in una taverna greca, vicino al mare ad almeno 25 gradi ........


Partiamo con la pita (=pane) originario della Grecia è diffuso in molti paesi mediorientali con il nome di pane arabo.
Ci vuole un doveroso chiarimento: il vero pane arabo è una sorta di piadina alta qualche millimetro e morbida e non ha niente a che vedere con il pane arabo che vendono da noi al supermercato leggermente gonfio al centro e ricoperto da una spolverata di farina bianca.
Questa è la ricetta per meno di dieci pita tratta da "Falling Cloudberries" di Tessa Kiros:
10 gr di lievito fresco (circa mezzo cubetto)
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
un pizzico di zucchero
500 gr di farina 0
1 cucchiaino di sale
acqua tiepida q.b. (circa 230 ml)

Sbriciolare il lievito in una ciotolina e aggiungere l'olio, lo zucchero e 100 ml di acqua tiepida.
Mescolare bene e lasciare riposare per 10 - 15 minuti finchè comincia ad attivarsi il lievito ed inizia a fare la schiuma.
Setacciare la farina in una terrina capiente, in un angolino mettere il sale e nel centro fare la fontana, versarci la restante parte d'acqua mista all'olio e dal lievito ed amalgamare fino ad ottenere un impasto ben idratato.
Impastate per una decina di minuti (magari trasferendolo su di una spianatoia) fino ad ottenere un composto soffice, elastico e malleabile.
Riporre l'impasto nella terrina, coprire con un panno umido e far lievitare per almeno un'ora, un'ora e mezza.
Riprendere l'impasto, trasferirlo sulla spianatoia e schiacciatelo delicatamente facendo uscire tutta l'aria; impastatelo velocemente e dividerlo in palline uguali di circa 65 gr l'una (se la preferite un pò grande o più alta fate meno palline ovvero circa 6).
Spianatele leggermente con il mattarello e sistematele su delle teglie rivestite di carta forno.
Cospargere con la farina e coprire nuovamente con un panno.
Lasciare riposare ancora mezz'ora.
Nel frattempo preriscaldare il forno a 220 gradi.
Spianare bene le palline dell'impasto ricavando dei dischi di almeno 15 cm di diametro.
Spennellatele con dell'acqua ed infornare per massimo 8 minuti; rigirarle e cuocere per altri 2 minuti e così via per le altre (devono rimanere chiare e non devono bruciare).
Una volta sfornate spennellarle ancora con un pò di acqua e metterle subito in un sacchetto di plastica ben chiuso; in questo modo rimangono morbide.
Per quelle che non si consumano subito, bisogna lasciarle nei sacchetti di plastica chiusi e nel caso si possono riammorbidire passandole nel forno, bagnandole con un pò di acqua e rimettendole in un sacchetto di plastica.
Potete servirle intere o, come nel mio caso, dividerle in fette.

Passiamo allo tzatziki.
I greci lo usano per accompagnare la maggior parte delle pietanze, dal pesce alla carne alle insalate.
E' diffuso anche in altre zone vicine anche se con nomi diversi (in Bulgaria Tarator o in Iraq Djadjik).
Come ho accennato sopra, non ho voluto esagerare con l'aglio ottenendo una salsina saporita ma leggermente più digeribile.
Ripropongo sempre la ricetta proposta da Tessa Kiros (dimezzando le dosi e diminuendo l'aglio):
1/2 spicchio di aglio finemente tritato
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1/2 cucchiaio di limone
mezzo cetriolo di piccole dimensioni
1/2 cucchiaino di sale
300 gr di yogurt greco
qualche foglia di menta fresca sminuzzata finemente


Tritate l'aglio molto finemente e metterlo in una ciotola con l'olio ed il succo di limone.
Pelare il cetriolo a strisce alternate nel senso della lunghezza, pelando una striscia e lasciando quella successiva.
Grattuggiatelo e mettetelo in un colino a maglia fine disposto sopra una ciotola nel lavandino; cospargere di sale e lasciarlo così per mezz'ora affinchè perda completamente l'acqua; schiacciate con le mani o con un cucchiaio di legno per far uscire tutto il liquido.
E' molto importante fare questo procedimento altrimenti la salsa risulterà acquosa.
Mettere lo yogurt in una terrina, incorporare la menta spezzettata finemente, unire la miscela di olio, aglio e limone ed in ultimo il mezzo cetriolo grattuggiato e ben scolato.
Amalgamare bene e regolate di sale se occorre; volendo potete anche tritare un pò di pepe bianco.
Riporre in frigo sino al consumo.
In un contenitore chiuso in frigorifero si conserva per un paio di giorni ma il gusto si farà più intenso.

Passiamo ai souvlaki (souvla=spiedino) molto apprezzato in Grecia anche come spuntino veloce da strada preparati con la carne di maiale, di vitello, di pollo, di agnello o con il pesce.
Io ho usato la carne di pollo.

Ingredienti per due persone:
mezzo petto di pollo
sale, pepe, origano, olio q.b.
qualche cucchiaio di succo di limone

Tagliate il pollo a cubetti e conditeli con sale, pepe ed origano.
Infilateli negli spiedini di legno precedentemente bagnati (per non farli bruciare nel forno) e metteteli in una vaschetta a marinare con dell'olio e del succo di limone per almeno mezz'ora.
A questo punto potete cuocere gli spiedini alla griglia per una quindicina di minuti oppure nel forno posizionandoli su di una teglia rivestita con un foglio di carta forno per almeno quindici minuti girandoli a metà cottura e spennellandoli con un pò di emulsione della marinatura.
Accenderein ultimo magari per qualche minuto il grill del forno per dar loro maggiore doratura senza bruciarli.

Ovviamente utilizzando il forno per la cottura degli spiedini ne ho approfittato contemporaneamente per cuocere su un'altra teglia posizionata nella parte bassa del forno anche le patatine in stick (più light rispetto alla frittura delle medesime).
Ho preparato anche un'insalata verde con l'aggiunta di alcuni pomodorini, di pezzetti di feta, delle olive nere greche saporitissime (trovate tranquillamente al supermercato) condita con un pochino di sale ed un filo di olio.


Con questa ricetta invito nuovamente voi foodblogger (e non) a partecipare al mio contest "Un paese nel cuore" indicando il nome del paese, il perchè vi stà a cuore ed allegando una ricetta che ve lo ricorda.
Vi lascio nuovamente il banner da esporre nei vs blog


ed il post dove lasciare il link della Vs ricetta Un paese nel cuore.


A presto
Un bacione
Monique




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