venerdì 13 gennaio 2012

Tagliatelle al nero di seppia con ragù di polipetti e filetti di triglia

E ci siamoooooooo! Dopo la meritata pausa è ritornato il fantastico Mtchallenge con una nuova "mission impossible"!!! Tema del mese: le tagliatelle (proposte da Alessandra di Ale only kitchen)... preparate però a mano!!! Oh mamma ... perchè mi chiedo io??? Non ho mai preparato la pasta in casa, non ho la macchina per tirare la pasta (ma me la sarei tranquillamente fatta prestare) e adesso persino tirarla a mano?? Fantascienza?? Direi quasi di si ... ma la cosa fenomenale è che, nonostante tutto, noi ci buttiamo e proviamo a pasticciare, qualsiasi sia il tema proposto!! E' proprio così ... all'inizio ci demoralizziamo ma poi scopriamo di farcela, impariamo cose nuove e siamo persino contente ... da non crederci!!!
Ma torniamo all'oggetto principale, le tagliatelle!
Ecco il gustosissimo piatto finito:


Prima parlavo di fantascienza ... ebbene penso di aver creato, come primo passaggio, una palla di pasta somigliante, se vogliamo, ad un pezzo della criptonite di Superman ;-))) Poco bella da vedere, senza dubbio!!
Mi sono però piaciute tutte le sfumature della pasta tirata, quasi a riprendere virtualmente il piano di lavoro in granito nero della mia cucina ...


Per la pasta ingredienti:
200 gr di farina 0
2 uova
un paio di cucchiai di acqua
una bustina di nero di seppia

Mettere la farina in un'ampia ciotola e fare al centro un incavo (non me la sono sentita di farla sulla spianatoia soprattutto perchè non sapevo cosa sarebbe successo nel momento in cui avrei aggiunto il nero di seppia).
Rompere le uova al centro della farina e mescolare il tutto per bene fino a che lentamente vengano completamente assorbite.
Le uova non erano molto grandi e non mi sono bastate per amalgamare adeguatamente la farina, quindi ho dovuto aggiungere un paio di cucchiai di acqua; subito dopo ho aggiunto la bustina di nero di seppia ed ho continuato ad impastare con le mani fino ad ottenere una sorta di palla.
Non mi è uscita liscia ... ma immaginiamo che io abbia scelto di non lavorarla troppo per farla più grezza ;-))
L'ho lasciata poi riposare almeno mezz'oretta.
Trascorso questo tempo, ho iniziato a stendere la pasta! Non so se i movimenti con il mattarello fossero tutti giusti o meno, ma più o meno ho combinato qualcosa! Mentalmente mi ripetevo di non tenere le mani parallele al piano ma di schiacciare i polsi al piano ...
Stesa la sfoglia ho aspettato ancora un pò prima di tagliarla.
Infine l'ho arrotolata su se stessa e l'ho tagliata a fette di circa 7 mm (mm più mm meno); ho allargato le tagliatelle infarinandole un pochino, per sicurezza, per non farle attaccare tra loro (magari ho un pò esagerato con la farina ma non volevo combinare qualche danno finale).
Ovviamente, durante la preparazione della pasta, ho dovuto portarmi avanti anche con il condimento della stessa.
Ingredienti:
350 gr di polipetti
1 scalogno
1/2 carota
1/2 gambo di sedano
1/4 di bicchiere di vino bianco
200 gr di passata di pomodoro
olio, sale, pepe, peperoncino, q.b.
5 filetti di triglia

Preparare un trito di scalogno, carota e sedano e far rosolare con dell'olio.
Aggiungere i polipetti e rosolarli per qualche minuto; aggiungere sfumando il tutto con del vino bianco avendo cura di lasciare evaporare bene.
Aggiungere la passata di pomodoro e cuocere a fuoco medio per almeno 25 minuti.
A fine cottura salare, pepare ed aggiungere se si vuole anche un pizzico di peperoncino.
In un altra padella mettere un goccio d'olio e cuocere per pochissimi minuti da ambo le parti i filetti di triglia cercando di non romperli; aggiungere un pizzico di sale.
La scelta della triglia è dovuta principalmente a due motivi: ha un buonissimo sapore e mi ha colpito la colorazione molto vivace della pelle tendente al fucsia, ideale per realizzare dei giochi di colori nei piatti.
Concludere quindi portando a bollore una pentola d'acqua salata (ed io ho aggiunto anche un cucchiaio di olio), versare le tagliatelle e cuocere; scolarle delicatamente.
Impiattare versando un paio di cucchiai di ragù di polipetti, aggiungere le tagliatelle a piacere, proseguire con altri due cucchiai di ragù e finire con due filetti di triglia.
Un piatto gustosissimo che consiglio vivamente di provare a fare!
Questa pasta, per essere la prima volta che la faccio, non mi è uscita tutto sommato così male ... spero di poterla rifare presto (magari la prossima volta con l'aiuto della macchinetta per tirarla e tagliarla).


  

giovedì 12 gennaio 2012

Crema di carote e mela con crostini di pane aromatizzati alla cannella

Heilà!!! Ma spiegatemi una cosa ... come fate ad essere sempre presenti quasi tutti giorni ed a sfornare ricette su ricette?? Mannaggia che invidia!! Io sono fuori casa per lavoro tutto il giorno ed il più delle volte, rientrando alla sera, non riesco proprio ad avere il tempo e la voglia di preparare degli splendidi manicaretti .... ma cooooome fate???? Vabbè, prima o poi mi svelerete i vostri trucchi!
Stasera mi sono dedicata ad una crema di verdura (carote) e frutta (mela) ... molto semplice da fare ed ideale per chi ama i gusti un pò dolciastri!
Non contenta ho aggiunto la chicca in più (il pezzo forte del piatto per intenderci) ... crostini di pane aromatizzati alla cannella (a dir poco divini!!!!).


Ingredienti per due persone:
1 scalogno
olio q.b.
200 gr di carote
1 mela
250 ml di brodo
sale, pepe, basilico, q.b.
una noce di burro
crostini di pane a dadini
cannella

Tritare lo scalogno; farlo rosolare in una pentola con un filo d'olio.
Aggiungere le carote e la mela a pezzetti, far rosolare un paio di minuti; aggiungere il brodo e cuocere per almeno 20 minuti; a cottura ultimata aggiungere sale e pepe a piacere.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare qualche minuto.
Nel frattempo in un padellino sciogliere una noce di burro, aggiungere un pò di polvere di cannella e mescolare bene; aggiungere infine i crostini di pane a dadini e far rosolare bene in modo tale che si possano aromatizzare adeguatamente.
A questo punto frullate la zuppa con l'aiuto di un mixer ad immersione; impiattate e decorate con spaghetti di carote fresche (realizzati con un apposito tagliaverdure), basilico ed i crostini aromatizzati alla cannella.
Buona coccola calda!!!!

 
Con questa ricetta partecipo al bellissimo contest di menta piperita gennaio 2011

venerdì 6 gennaio 2012

Millefoglie di panettone

Siamo arrivati quasi alla fine delle feste ... e sono partiti i saldi ...
Ieri per negozi sembravano tutti matti alla ricerca del miglior prezzo e della miglior occasione ... di questi tempi, tutto sommato, mi sembra anche una reazione abbastanza normale (perchè buttare i soldi per comprarsi le medesime cose con il 50% di sconto? non si potrebbero fare i saldi tutto l'anno??).
Oggi invece me ne sono stata beatamente a casa a festeggiare la festa della Befana (e dei Re Magi) mangiando un bel cammellino ripieno di panna e crema pasticcera ... insomma una piccola coccola dopo aver lavorato tutta notte per portare in giro carbone & C. ... vecchia battuta, ma che ogni anno ci stà sempre bene!!! ;-))
Nel pomeriggio invece mi sono dedicata alla realizzazione di un dolcetto per poter partecipare a due bellissimi contest: il primo del Cuoco Gianni con le sue torte monoporzioni ed il secondo di Benedetta con il suo ricicliamo il Natale.
Quindi ho tirato fuori il mio dolcetto monoporzione, abbastanza sostanzioso ed ideale nel contempo per riciclare un pò di cosine natalizie (nel mio caso i datteri ed il panettone).
Certo che in una pasticceria, nel caso del contest di Gianni, credo non sia proprio normale ricliclare del panettone avanzato ... direi che lo stesso può egregiamente essere sostituito dalla pasta sfoglia (richiamando così la classica millefoglie, dolce tipico della cucina francese).
Il mio dolce è strutturalmente composto come la millefoglie: tre strati di panettone (in luogo appunto della sfoglia) e due strati di crema pasticcera; la parte superiore è finita con cioccolato fondente (anzichè nel caso glassa bianca o bianca e nera tipo a strisce o semplice zucchero a velo) e con decorazioni quali alcuni Alchechengi e granella di zucchero, arachidi e pistacchi spezzettati.
Ho aggiunto, tra lo strato di panettone e quello della crema pasticcera, alcuni datteri snocciolati e tagliati a piccole listarelle.
Questi datteri non sono però quelli un pò secchetti e con poco gusto ... quelli che ho usato sono dei dolcissimi e buonissimi datteri provenienti direttamente dalle mani di un nostro conoscente francese proprietario di un'oasi di palme di dattero in Tunisia.


Ingredienti per ogni singola porzione:
3 fette di panettone tagliate con un coppapasta quadrato da 8x8
rum o marsala (se si vuole)
200 gr di latte
2 tuorli
20 gr di fecola di patate
1/2 bustina di vanillina
20 gr di zucchero
2/3 datteri
25 gr di cioccolato fondente ed un goccio di latte
decorazioni a piacere (frutta fresca, pistacchi ed arachidi spezzettate, granella di zucchero)

Preparare gli strati di panettone.
Poi preparate la crema pasticcera: unire lo zucchero ai tuorli fino al formarsi di un composto morbido; aggiungere la fecola senza formare grumi, la vanillina ed il latte freddo; mettere sul fuoco e portare ad ebollizione; abbassare le fiamma e cuocere per qualche minuto.
A questo punto, sempre con l'aiuto del coppapasta che servirà da stampo, posizionare il primo strato di panettone, bagnare con un cucchiaino di rum o marsala se lo gradite; poi posizionare i datteri a listarelle ed infine la crema pasticcera in modo uniforme; procedere nuovamente con lo strato di panettone e così via fino a chiudere con il terzo ed ultimo strato di panettone.
Sciogliere in un padellino il cioccolato fondente con un goccio di latte e versare sulla tortina.
Decorare con la frutta secca a piacere e qualche granella di zucchero e riporre in frigo per almeno un'ora.
Togliere il dolce dal frigo, togliere delicatamente il coppapasta servito per far prendere la giusta forma e decorare con la frutta fresca (nel mio caso appunto l'alchechengi, questa bacca color arancio che potrà essere mangiata togliendo la membrana color sabbia che la avvolge detta calice che ovviamente non è commestibile).
La cosa che più mi piace di questo dolce è la varietà dei colori delle decorazioni finali che arricchiscono un dolce molto semplice e buono.



Se però volete fare le brave e rimanere in linea, potete fare delle porzioni ancora più piccole, tipo 5x5, in perfetto stile finger food.
Con questa ricetta partecipo al contest del Cuoco Gianni


e di Benedetta


mercoledì 4 gennaio 2012

Crostini di polenta con radicchio caramellato e cubetti di taleggio

Oggi dopo il lavoro sono andata a comperare un pò di dolcini per riempire le calze delle mie nipotine ... quest'anno, giusto per cambiare un pò, le calze potranno anche indossarle ... della serie "non si butta via niente"!!!
Non sono ancora in vena di riprendere a mangiare (e quindi di preparare) dolci ... devo ancora smaltire un pò ... ho in mente qualcosa per un contest ma mi cimenterò nei prossimi giorni!
Mi sono quindi diretta nel reparto frutta e verdura ed ho preso, tra le varie cose, anche un cespo di radicchio tardivo trevigiano.
Sono sincera, fino a non molto tempo fa non riuscivo a ricordare tutti i nomi e le provenienze di tutte le varietà di cicorie & C ... approfondendo un pò ora vado più sul sicuro e cerco di acquistare quelle "di stagione".
Il radicchio rosso di Treviso esiste infatti in due qualità: la precoce presente già a fine settembre con grossi cespi allungati, con foglie larghe e una costa centrale bianca e la tardiva che si trova da fine novembre fino alle fine dell'inverno con germogli compatti e uniformi, foglie strette e costa centrale completamente bianca!
Io ho appunto preso quest'ultima pensando di preparare dei bocconcini sfiziosi.


Ingredienti:
1 cespo di radicchio
1 scalogno
olio e sale q.b.
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaio di aceto bianco
polenta
cubetti di taleggio q.b.

Lavare il radicchio ed eliminare la base; tagliare uno scalogno e farlo rosolare in padella.
Aggiungere il radicchio, senza tagliarlo, e stufarlo per qualche minuto.
Aggiungere il cucchiaio di miele e poco dopo il cucchiaio di aceto bianco; far evaporare bene e continuare la cottura ancora per qualche minuto; finire con un pizzico di sale.
Ho preso poi della polenta pronta che mi è avanzata dalla serata di Capodanno e l'ho tagliata in piccoli quadratini regolari (circa una decina).
L'ho infornata da sola a 150 gradi per poco meno di 10 minuti.
Nel frattempo ho preso la mia fetta di taleggio ed ho tagliato dei piccoli cubetti.
Ho tolto i quadratini di polenta dal forno, ho posizionato sopra ognuno un pò di radicchio ed un cubetto di taleggio e sono quindi pronti da servire belli caldi.


Con questa ricetta partecipo al bellissimo contest del blog di Sale e coccole


e all'utilissimo contest di Benedetta Ricicliamo il Natale (avendo utilizzato un pò di polenta avanzata)



lunedì 2 gennaio 2012

Caserecce con bottarga di muggine e polvere di pistacchi

Eccoci qui nel nuovo anno!!! Augurissimi ancora a tutti!!!
Queste feste sono state decisamente devastanti ... in particolar modo sento di aver abusato di dolci e brindisi e necessita pertanto iniziare un pò la disintossicazione da tutti questi bagordi ... il problema è che le feste in teoria sono "quasi" finite ... manca ancora la nostra festa delle befane ed il compleanno di mamma questa domenica .... e poi veramente stoooooop!!!
Guardavo prima anche un pò di Vostri nuovi post ... tante di voi hanno pubblicato delle bellissime ricettine di dolci ... oddio come fate a reggere?? Sono fantastici ... ma in questo momento non ce la posso fare ... mi sento sazia guardando solo le foto!!!!! ;-))))
Ieri abbiamo tirato sera con gli avanzi del cenone di capodanno ... oggi invece mi sono messa ai fornelli per preparare una pasta assolutamente deliziosa (e non lo dico perchè l'ho preparata io e perchè sono modesta)!
Ho portato un raggio di sole ed i profumi dell'intero mediterraneo nella mia cucina ... si dice che chi ben comincia è a metà dell'opera ... e come prima ricettina dell'anno mi sembra azzeccatissima!
Un mix di buonissimi prodotti per un piatto molto saporito, semplice e veloce ... partiamo con una pasta napoletana di Gragnano (famosa in tutto il mondo per la produzione di pasta artigianale) trafilata al bronzo (più rugosa della pasta secca comune) del tipo "Caserecce", arrotolata su se stessa come una piccola pergamena incurvata sulla punta, originaria della Sicilia ma caratteristica anche in altre regioni del sud-italia ... continuiamo con dei pistacchi di Bronte al naturale polverizzati e finiamo con il "caviale dei sardi", la bottarga di muggine, creazione originaria dei Fenici e diffusa in tutto il Mediterraneo grazie agli Arabi tanto da divenire una costosissima merce di scambio.


Ingredienti per due persone:

150 / 160 gr di caserecce di Gragnano
2 cucchiai di bottarga di muggine grattuggiata
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di pistacchi al naturale
olio q.b.

Polverizzare i pistacchi in un mixer e metterli da parte.
In una pentola far bollire l'acqua (con poco sale grosso) e cuocere la pasta molto al dente.
Poco prima che la pasta sia cotta, in una padella scaldare un goccio di olio, aggiungere i due spicchi di aglio schiacciati e lasciarli imbiondire.
Scolare la pasta, versarla nella padella e farla saltare con mezzo bicchiere di acqua di cottura ed i cucchiai di bottarga grattuggiata; togliere l'aglio.
Impiattare e cospargere con la polvere di pistacchi.

Provatela è davvero gustosa!!



     
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