domenica 27 novembre 2011

Tortino di castagne e nocciole su salsa di cachi mela

Per questa domenica autunnale ho pensato di preparare un dolcino abbastanza calorico con tanta frutta di stagione.
Castagne, nocciole e cachi, cosa chiedere di più?? ... Sicuramente un digestivo a fine pasto ... ;-))
Per la prima volta ho acquistato un sacchetto di castagne morbide ... magari dipende dalla marca, ma sinceramente me le aspettavo "un pò più mordide" .. in realtà queste erano semidurette!
Non so nemmeno se dipenda dal fatto che erano castagne (e quindi provenienti da alberi selvatici) e non marroni (provenienti da alberi coltivati).
Non contenta ho acquistato degli splendidi e coloratissimi cachi mela: di solito ero abituata, fino a qualche anno fa, a mangiare i cachi che produceva una pianta dei miei genitori (buoni, abbastanza dolci ma non troppo e sicuramente con un aspetto naturale poco piacevole del tipo "con il ragno" per i segni neri a ragnatela); quelli invece che ho comprato, detti appunto cachi mela, sono invece più grossi, più tondi simili ad una grossa mela, più dolci e con la polpa molto più soda ... insomma una nuova scoperta per me!
Le immancabili nocciole (che io metterei ovunque) e tutti gli altri ingredienti per realizzare questo dolce tutto fruttoso:


Ingredienti per 6/7 tortini:
1 uovo
50 gr di zucchero
50 gr di farina
25 gr di maizena
un cucchiaino di lievito
75 gr di castagne morbide
25 gr di nocciole
2 cucchiaini di cacao amaro
30 gr di burro
60 ml di latte

Per la salsa: cachi mela (mediamente uno per persona)
succo di limone

Come prima cosa tritate finemente sia le castagne che le nocciole e mettele da parte.
Prendere l'uovo e lo zucchero e montare gli ingredienti tra loro; aggiungere poi gli ingredienti secchi (le castagne e le nocciole tritate, il cacao amaro (facoltativo), la farina, la maizena, il lievito) e gli ingredienti umidi (burro e latte) e mescolare il tutto.
Mettere i pirottini di carta per muffin negli stampini appositi e versarci il composto (io ne ho messo poco in ogni pirottino perchè questi dolcini non devo crescere e gonfiarsi tanto come i classici muffin).
Preriscaldare il forno a 170° ed infornare per almeno 30 minuti.
Sfornare e fateli raffreddare.
Preparare la salsa di cachi: togliere la buccia e mettere la polpa in un mixer assieme al succo di mezzo limone per caco; non aggiungere lo zucchero perchè il frutto è già dolcissimo da solo.
Servire in ciotoline.

Con questa ricetta partecipo al contest di Dentro la pentola "Dentro il riccio"


e di Nuvole di farina e di La casa di artù "sFRUTTA l'inverno"

venerdì 25 novembre 2011

Girelle di semolino farcite con prosciutto cotto e formaggio

E' un susseguirsi di impegni e quando arriva sera la voglia di cucinare e provare a fare qualcosa di speciale è veramente molto poca .. così stasera ho voluto fare, su consiglio di un'amica, uno di quei classici piatti veloci, semplici e buoni da matti!
Con il semolino generalmente si fanno gli gnocchi alla romana, un classico primo piatto di origine laziale ... in questo caso si segue tutta la procedura per fare gli gnocchi ma, una volta che si stende il semolino, invece che creare i dischetti tondi si farcisce a piacimento, poi si arrotola e si taglia fette.
La cosa più bella è l'infinita possibilità di farcitura con affettati, formaggi, verdure cotte, etc. (anche un pò sul genere svuota-frigo) e di presentazione per rendere il piatto più godurioso (es. fonduta di formaggio oppure oltre al parmigiano in forno si aggiunge qualche pezzetto di gorgonzola).

 
Ingredienti per la ricetta base per due persone:
80 gr di semolino
330 cl di latte
20 gr di parmigiano grattuggiato
1 tuorlo
sale e noce moscata q.b.
20 gr di burro

Per il mio ripieno come da foto:
1 etto di prosciutto cotto
150 gr di formaggio a fette

Far bollire il latte, aggiungere il sale, il burro e la noce moscata; abbassare la fiamma ed aggiungere a pioggia il semolino ed il parmigiano mescolando, per non formare grumi, per almeno 10 minuti; togliere dal fuoco, aggiungere il tuorlo ed amalgamare bene.
Stendere il semolino in uno strato sottile aiutandosi con due fogli di carta forno ed un mattarello.
Farcire a piacimento ed arrotolare; per essere sicuri di non rompere le fette l'ideale sarebbe quello di mettere il rotolo ottenuto in frigo ad indurire (volendo si può preparare anche per il giorno dopo).
Tagliare a fette e posizionarle in una teglia precedentemente imburrata; finire con un filo d'olio e parmigiano grattuggiato ed infornare per almeno 10/15 min a 200 gradi.
Servire ben calde le girelle ottenute.

domenica 20 novembre 2011

Pollo al latte di cocco, curry e succo di lime

Buona domenica a tutti!!!! Oggi è stata per me una giornata di parziale riposo e lavoro arretrato ... in questo periodo non riesco ad essere così presente e me ne dispiace ... verrà esaudito prima o poi il mio desiderio di far durare il giorno almeno 36 ore per riuscire a fare tutto?? E pensare che al momento non ho nemmeno pargoli da accudire altrimenti che farei?? Mah ...
Volevo deliziarvi con questa ricettina etnica veramente spettacolare (per chi ovviamente apprezza il genere)!
Mi sono documentata un pò prima di realizzarla: dove prendere innanzitutto il latte di cocco? Prima d'ora non mi ero mai posta il problema e fortunatamente l'ho trovato al primo colpo nella zona del supermercato dedicata ai prodotti etnici; in realtà potevo anche nel caso prepararlo direttamente in casa: il latte di cocco che vendono non è il liquido che si trova all'interno della noce di cocco (quello si chiama acqua di cocco) ma è la polpa interna che viene grattuggiata e viene poi unita a dell'acqua ... ma volevo assaggiare quello che vendono nelle lattine non trovandolo, fortunatamente, esageratamente dolce.

 
Ingredienti per due persone:
400 gr di pollo
1 lattina di latte di cocco
farina, olio e scalogno q.b.
curry
due lime
140 gr di riso basmati per contorno

Prendere il petto di pollo e tagliarlo a tocchetti abbastanza piccoli; prendere parte del latte di cocco, versarlo in una bacinella e mettere a marinare per almeno mezz'ora i pezzetti di pollo.
Sgocciolare e passarli nella farina.
In una padella far soffriggere dello scalogno tritato nell'olio, versare i pezzetti di pollo infarinati e far rosolare; aggiungere poco dopo il restante latte di cocco e un cucchiaio di curry e continuare a cuocere.
Nel frattempo preparare il riso basmati facendolo bollire in acqua per il tempo indicato sulla confezione (di solito 9/10 min) e scolarlo (se si vuole condirlo con un filo d'olio altrimenti mangiarlo scondito).
Il latte di cocco, man mano che si prosegue la cottura, si addensa e, qualche minuto prima di ultimare la cottura del pollo, versare il succo di un intero lime.
Il lime in questo piatto è assolutamente eccezionale perchè infonde un sapore acido e soprattutto una nota di freschezza.
L'altro lime servitelo in tavola a fette per chi volesse spremere ancora del succo fresco sul proprio piatto.
Nella presentazione delle ciotoline io ho anche aggiunto delle scorzette di lime: sono molto decorative ma è preferibile non mangiarle assieme al riso bianco o al pollo perchè hanno un sapore troppo forte che rovina e sovrasta tutto il resto (o le togliete o nn le mettete proprio).
Provatelo, a noi è piaciuto tantissimo!!!!! Ciaooooo!!!

domenica 13 novembre 2011

Aspic di baccalà alla livornese su letto di rucola, olive e ceci

Devo dire che la sfida di questo mese proposta dall'mtchallenge mi ha vista alquanto dubbiosa ... preparare il baccalà alla livornese, un pesce mai cucinato in vita mia e mai mangiato (nella versione appunto livornese).
Oltre a questo si aggiunge il fatto che il baccalà, quando viene preparato e cucinato, non emana un profumo così gradevole, ammettiamolo no (io appunto non l'ho mai cucinato ma mi è capitato di sentirlo da chi lo cucina) ... infine, chiudendo questo interessante quadretto, a mio marito non piace molto e, nel caso estremissimo che lo mangiasse, è giusto per un compassionevole atto d'amore nei miei confronti!!  ♥ ♥
Che fare?? Provare a buttarmi comunque tentando di tirar fuori la mia migliore idea in merito?? Risposta: assolutamente si! Da quando sono partita con questa sfida mi sono sempre scontrata con qualcosa di nuovo e mai preparata prima ... non mi posso fermare proprio ora di fronte ad un pesciolotto!!!
Letto e riletto le indicazioni di  Alessandra e di Cristina mi sono buttata a pensare su cosa potessi fare e su come presentare il piatto.
Per prima cosa sono andata a comprarmi il baccalà e fortunatamente ho trovato dal pescivendolo un bel filetto di 450 gr, già diliscato e già bagnato quindi già pronto all'uso (salvo una piccola ultima lavata sotto l'acqua corrente) ... che felicità non doverlo tenere a bagno almeno 48 ore per togliere il sale!!!!!!!

Ho pensato quindi di preparare un piatto se vogliamo "estivo" ... ma comunque gradevole per un antipasto di un pranzo o una cena importante oppure ideale per un fresco secondo piatto ... un aspic freddo su un letto di rucola, ceci ed olive nere.

Ingredienti per quattro/cinque persone:
- baccalà 450 gr
- passata di pomodoro 150 gr
- sale, olio e pepe q.b.
- due spicchi d'aglio
- prezzemolo q.b.
- 12 gr di fogli di colla di pesce
- succo di mezzo limone
- ceci in scatola già pronti
- olive nere
- rucola o altra insalatina a piacere

Ho tagliato il baccalà a fette e l'ho cucinato al vapore (potete usare una vaporiera oppure il piatto varoma del bimby) per 25 minuti.
Nel frattempo ho preparato la gelatina ammollando i fogli di colla di pesce in acqua fredda e trasferendoli poi strizzati in un pentolino riempito per metà di acqua; scaldare senza far bollire, far scogliere totalmente i fogli ed aggiungere il succo di mezzo limone; spegnere e lasciar raffreddare.
Utilizzare degli stampini con il doppio coperchio che si utilizzano per fare le bavaresi o la panna cotta; riempire con un goccio di gelatina e qualche piccola fogliolina di prezzemolo e mettere in freezer per 10/15 min. per far indurire la gelatina.
In una pentola mettere un filo d'olio, aggiungere gli spicchi d'aglio e far soffriggere; unire la passata di pomodoro e cuocere per una decina di minuti; salare e pepare a piacimento; infine togliere l'aglio, lasciare raffreddare ed unire un pò di gelatina.
Togliere gli stampini dal freezer: aggiungere la passata di pomodoro raffreddata con un pò di gelatina e rimettere in freezer ad indurire.
Ritorniamo al pesce che avrà finito la sua cottura al vapore; togliamo la pelle e, con l'aiuto di una forchetta, spezzettiamolo tutto; condire con un filo di olio d'oliva.
Riprendere gli stampini dopo almeno altri 15/20 min; aggiungere il pesce spezzettato e concludere versando ancora della gelatina.
Rimettere in freezer per altri 10/15 min dopodichè trasferire gli stampini nel freezer e lasciarli fino alla loro apertura (che può avvenire anche il giorno dopo).
Prendete la scatola dei ceci, prendetene quelli che vi servono per l'insalatina e lavateli sotto l'acqua corrente (nei barattoli vengono infatti conservati con aqua e sale).
Prendete la rucola o dell'altra insalatina che preferite (io sono riuscita a recuperare da un bel vasone di mia suocera della rucola); unite delle olive nere conservate sott'olio, i ceci (scolati dall'acqua e tamponati con della carta), condite con un filo d'olio e disponete questo letto sul piatto.
Togliere gli stampini dal frigo, togliete i coperchi e con l'aiuto delle mani aiutatevi a far staccare il composto dalle pareti tonde e a farlo cadere delicatamente sopra l'insalatina.
Servire così freddo.


Morale della favola: un pò di odore nell'aria della cucina c'era, ma siamo sopravissuti; il baccalà è piaciuto molto a tutti ... certo ha un gusto abbastanza deciso ma è stato adeguatamente mitigato dal pomodoro e dall'insalatina.
Con questa ricetta partecipo all'mtchallenge di novembre

giovedì 10 novembre 2011

Ho vinto il 5^ contest di Molino Chiavazza - Crostate e Crostatine Salate!!!!


Qualche giorno fa ho ricevuto il fantastico premio inviato da Molino Chiavazza per aver vinto il loro quinto contest - Crostate e Crostatine salate!!!
La mia crostata salata al profumo d'estate è arrivata tra le ricette finaliste e ne sono molto felice!
La particolarità di questa crostata è che nell'impasto della pasta frolla avevo messo la rucola ed il basilico donando così, assieme agli altri ingredienti, il profumo ed il sapore della vera estate ...
Mi hanno inviato tanti loro buonissimi prodotti e colgo l'occasione per ringraziarli vivamente!
Alla prossima!!!!

domenica 6 novembre 2011

Gnocchi di zucca su cestino di parmigiano

Un'antica tradizione romana prevedeva che nelle osterie venissero proposti "i" gnocchi di giovedì ... poi leggendo qua e là ho scoperto che comunque questa tradizione rispecchia anche un pò le abitudini cristiane che vedono il giovedì come quasi un giorno di festa prima del venerdì di penitenza e di magro ... ma non sembrerebbe l'unico giorno "tipico" ... in trentino spesso si fanno di venerdì così come a Verona è tradizione mangiarli con il pomodoro l'ultimo venerdì di Carnevale (il Papà del Gnoco è anche il re del carnevale) .. in ultimo a Napoli si mangiano con il pomodoro ed i cubetti di mozzarella proprio di domenica.
Io non sono legata a nessuna tradizione particolare ... li ho fatti oggi che è domenica perchè in settimana mi manca il tempo per farli!!! ;-)))))
Quindi ho preparato questi gnocchi di zucca ideali in questa stagione autunnale conditi con un classico burro e salvia ed accomodati su un bel cestino di parmigiano ideale da spezzettare e mangiare insieme agli gnocchi.


Ingredienti per due persone
350 gr di zucca
200 gr di farina
1 uovo
50 gr parmigiano
sale, pepe, burro e salvia q.b.
60 gr di parmigiano per ogni cestino di parmigiano

Tagliare a fette la zucca e metterla in forno per almeno 35-40 minuti a 180°: questa tipo di cottura al forno è assolutamente necessaria perchè la zucca ha un'alta concentrazione di acqua ed in questo modo la asciuga il più possibile.
Nel frattempo preparate i cestini di parmigiano: prendete una padella, posizionate un foglio di carta forno, versate il parmigiano grattuggiato a forma di cerchio e lasciate che fonda; togliete dal fuoco e fate raffreddare un pochino dopodichè velocemente ribaltate la carta forno con il parmigiano sopra una scodellina o una tazza dandogli la forma desiderata.
Una volta pronta la zucca toglietela dal forno e lasciatela raffreddare un pochino.
A questo punto potete procedere nell'impasto a mano oppure con l'aiuto di un mixer; io ho utilizzato quest'ultimo e quindi ho versato la zucca e l'ho tritata; poi ho aggiunto la farina, il parmigiano, sale e pepe q.b. e l'uovo amalgamando il tutto sino ad ottenere una palla di pasta morbida e liscia (nel caso aggiungete più farina se l'impasto risulta ancora troppo bagnato).
Formate dei lunghi bastoncini lavorando la pasta con le mani e tagliate delle piccole chicche ... se volete fatele passare sui rebbi di una forchetta o sull'apposito attrezzo per dare la caratteristica rigatura (io non l'ho fatto ma vedete voi) ed infarinatele ancora per fare in modo che non ti attacchino da tra loro.
Prendete una pentola contenente dell'acqua e portatela ad ebollizione (salate l'acqua una volta che l'acqua bolle).
Nel frattempo in una padella fate sciogliere il burro e fate dorare delle foglie di salvia tagliate a pezzettini.
Versate gli gnocchi nell'acqua attendendo che i primi risalgano in superficie: con l'aiuto di una schiumarola (per non romperli) scolateli e versateli nella padella con il burro fuso; aggiungete del parmigiano a piacere.
Riponeteli infine nel cestino di parmigiano e serviteli su di un piatto.

Con questa ricetta partecipo al contest Con un pò .... di zucca!

ed alla raccolta di ricette di Halloween



martedì 1 novembre 2011

Tiramisù agli amaretti

Auguri a tutti/e noi!!!!! Siamo ancora in tempo a farci gli auguri per la festa di oggi!
Per l'occasione ho voluto preparare per i miei famigliari un dolce quanto mai visto e rivisto ma non nella versione classica con il cacao amaro ma con gli amaretti (su gentile richiesta del mio maritino ... e come si fa a dire di no???)
Quindi ecco qui la teglia di tiramisù "ancora intatta"!!! ;-)))


Per la crema ho utilizzato 2 uova, 100 gr di zucchero, 500 gr di mascarpone.
Per la bagna dei savoiardi ho utilizzato del caffè leggermente dolcificato con qualche cucchiaio di liquore all'amaretto.
Poi occorrono gli immancabili savoiardi (sostituibili volendo con i pavesini o, nel periodo natalizio, con il pandoro che spesso e volentieri ci rimane da consumare); 100 gr di amaretti (finemente tritati) e qualche amaretto piccolo per decorare.
Prepararare dunque la crema: sbattere quindi le uova con lo zucchero e pian piano aggiungere il mascarpone sino ad ottenere una bella crema.
Mettere quindi un pò di crema sul fondo della teglia, sistemare poi uno primo strato di savoiardi bagnati nel caffè e liquore di amaretto, nuova crema di mascarpone, una spolverata di amaretti tritati e via con il secondo strato di savoiardi, etc.
Finire con la crema, una bella spolverata di amaretti e mettere in frigo; poco prima di consumarlo, toglierlo dal frigo, spolverizzare di nuovo con abbondante amaretto tritato e decorare volendo con qualche piccolo amaretto.
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